L’obiettivo era quello, in un Comune dalle dimensioni medio-piccole, di trasformare il lascito Focherini (per la parte del fabbricato dell’ex Farmacia) sia in un’occasione di dibattito pubblico e anche di ripensamento dell’uso di spazi in uso o in trasformazione della Parrocchia sia per avviare una riflessione anche per alcuni spazi del Comune di Legnaro. Ogni azione di ricerca e di coinvolgimento ha sempre dedicato un approfondimento al tema degli spazi in relazione ai loro potenziali usi. Legnaro si caratterizza, secondo quanto osservato, come un territorio in grado di offrire diversi spazi a diverse categorie di soggetti. Nella fase conclusiva del percorso il quadro di potenziali usi che sono individuabili all’interno di Casa Focherini è ampio e flessibile. Lo scenario che le analisi e gli approfondimenti restituiscono ha alcuni elementi fissi e alcune funzioni variabili o diversamente componibili tra loro.
Rappresenta una cornice operativa alle necessità emerse nel corso dell’indagine e del processo di coinvolgimento attivo.
Illustriamo le principali caratteristiche di un emporio solidale così come stabilito all’interno di diverse norme della Regione del Veneto.
Secondo quanto stabilito dalla Delibera di Giunta Regionale del Veneto n. 443 del 7 aprile 2020, nella nostra Regione attualmente operano 26 empori solidali. Si tratta per la maggior parte di reti multi-attore promosse e gestite da enti del terzo settore, in particolare associazioni e Caritas, attivi nella redistribuzione delle eccedenze alimentari.
Secondo quanto elaborato dagli organi regionali e un gruppo di lavoro ad hoc costituito in Regione Veneto, gli empori solidali sono una modalità innovativa di sostegno alimentare di famiglie in difficoltà economica che, accanto ad un percorso di accompagnamento qualificato per promuovere il raggiungimento di maggiori livelli di autosufficienza ed autonomia personale dei nuclei seguiti, prevede meccanismi di approvvigionamento dei prodotti che incentivano la distribuzione delle eccedenze alimentari.
Partendo da queste tre concetti chiave (sostegno alimentare, accompagnamento qualificato, autosufficienza come obiettivo) l’emporio solidale risponderebbe alla varietà e complessità di bisogni emersi durante il processo di valorizzazione di Casa Focherini.
L’emporio solidale si fonda su tre principi: territorialità, temporaneità e parzialità.
La territorialità rimanda alla necessità che i centri caritativi o socio-assistenziali che prendono in carico le famiglie in difficoltà siano presenti nella stessa comunità di residenza degli utenti, in modo che il processo di accompagnamento ed emporwerment trovi sostegno e collaborazione anche nelle risorse già presenti sul territorio, creando così un circuito virtuoso di valorizzazione delle risorse locali esistenti.
Il principio di temporaneità si riferisce alla modalità di funzionamento della tessera di accesso al servizio, che ha una durata temporanea coerentemente con un percorso di accompagnamento che, per essere efficace, deve essere completato entro un determinato periodo di tempo.
Infine, la parzialità rimanda al carattere di sostegno parziale dell’intervento alle necessità famigliari
e non ad un suo totale completamento del fabbisogno alimentare.
Pertanto l’emporio solidale è da inquadrare innanzitutto come un progetto sociale, che si concretizza in un servizio di distribuzione di generi di prima necessità, organizzato come un vero e proprio supermercato, all’interno del quale reperire in modo autonomo e secondo le loro esigenze, prodotti alimentari e non, nella misura concordata con gli enti socio-assistenziali che ne elaborano il progetto di accompagnamento. I destinatari del servizio sono nuclei familiari in condizioni di disagio economico. I criteri di accesso al servizio sono elaborati e definiti in sede di coordinamento tra gli enti gestore e si fondano su diversi indicatori economici, aiuti economici proveniente dal privato sociale, spese a carattere d’urgenza.
L’accesso al servizio è preceduto da un colloquio di un membro della famiglia presso i centri caritativi o socio-assistenziali del territorio. Il colloquio è funzionale per: determinare le condizioni socio-economiche della famiglia; valutare le possibilità reali che l’accesso all’Emporio rappresenti un aiuto per il processo di empowerment della famiglia; elaborare con la famiglia il progetto di accompagnamento.
Oltre alla distribuzione di prodotti alimentari e di prima necessità, l’emporio solidale si configura come un progetto che comprende altre due attività fondamentali: l’accompagnamento e la formazione.
L’accompagnamento si concretizza in un intervento di promozione umana che valorizzi le capacità e le risorse proprie di ciascun individuo. Il percorso di sostegno è quindi personalizzato, mira ad attivare non solo le risorse del nucleo ma anche le risorse esterne e si traduce in diverse azioni: dall’educazione ad una corretta gestione degli acquisti, all’ascolto per arrivare all’inserimento in progettualità più specifiche di inserimento lavorativo o similari (ad es. il Reddito di Inclusione Attiva). Un aspetto importante del processo di accompagnamento riguarda una valutazione periodica che monitori e dia valore ai seguenti indicatori: miglioramento o raggiungimento dell’autonomia del nucleo nella gestione della vita quotidiana e del proprio percorso di risoluzione del disagio; mutamento del nucleo verso un vissuto attivo e partecipativo; potenziamento delle relazione esterne e maggiore consapevolezza dei diritti/doveri; evoluzione verso una risoluzione o diminuzione del disagio; individuazione e attivazione delle risorse del territorio; capacità raggiunte dalla famiglia di attivare ed utilizzare le risorse istituzionali e non, presenti nel territorio.
Tutte le attività di accompagnamento, inclusa la valutazione, hanno come obiettivo quello di avviare un percorso verso l’autonomia e l’autosufficienza delle famiglie in temporanea difficoltà economica, non solo sotto il profilo alimentare ma anche da un punto di vista socio-relazionale, attraverso una modalità nuova di sostegno più strutturata ed orientata ad una presa in carico globale della persona.
La seconda attività pilastro è rappresentata dalla formazione; essa riguarda più categorie di persone che gravitano attorno l’emporio della solidarietà: i volontari, le famiglie, la cittadinanza in generale. Gli empori solidali generalmente fondano il loro funzionamento sulle attività dei volontari che necessitano di una formazione specifica al fine di:
La formazione coinvolge inoltre anche le famiglie destinatarie del servizio, con l’obiettivo di favorire la percezione di sé in chiave di risorsa e sono solo come soggetti bisognosi e promuovere stili di vita responsabili e consapevoli. I temi trattati vanno dall’economia domestica al bilancio familiare; si tratta di tematiche aperte anche alla comunità per promuovere ulteriori occasioni di inclusione e socializzazione spontanei.
Infine, alcuni empori si caratterizzano anche come contesti di socializzazione alla pari tra comunità e nuclei familiari seguiti non mediati e filtrati dalla distinzione tra chi è in situazione di “povertà” e chi dispone di risorse e agisce accoglienza e aiuto. In funzione degli spazi e delle attrezzature disponibili negli empori è possibile realizzare corsi/laboratori di: cucina per l’impiego ottimale degli alimenti disponibili, alfabetizzazione informatica, rammendo, taglio-cucito, gestione domestica; restauro mobili e quant’altro funzionale a processi di apprendimento, responsabilizzazione, (re)inserimento sociale e culturale. L’emporio come dispositivo consente di innalzare il livello di sensibilità e attenzione della cittadinanza sui temi dello spreco alimentare, la gratuità, l’economia civile.
Nell’ottica di un Progetto Focherini “diffuso” che trovi spazio in più luoghi di Legnaro e che sia rivolto ad un ampio target di beneficiari, diventa strategica la funzione di coordinamento e regia di questa rete di spazi, attività e servizi. Casa Focherini diventa quindi il centro simbolico e organizzativo dello sviluppo dell’intero Progetto Focherini e la sede della Pia Fondazione Focherini.
A Casa Focherini troveranno quindi spazio:
L’idea di uno spazio flessibile, modulare, rende il progetto adattabile a diverse tipologie di bisogno, attuali e future.
Nelle diverse fasi della ricerca, alcuni servizi sono stati indicati a più riprese come utili e necessari:
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